Bootstrap di un computer
- Elvis Informatico
- 28 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 24 giu 2022
Pronto Elvis? Sei tu? Dicci pure! Come? I tuoi amici marziani ti hanno chiesto di spiegargli cos'è il bootstrap (letteralmente: cinghia dello stivale... O.o)? Be' si, hai ragione, suona un po' strano questo termine, soprattutto per il suo significato letterale. Cinghia degli stivali... Ma cosa c'entra sta roba con l'informatica? Be' dunque vediamo. La leggenda vuole che tale termine fosse usato in un antico proverbio inglese che recitava così:
pull yourself up by your bootstraps
Tradotto letteralmente:
alzati da solo prendendoti per le cinghie dei tuoi stivali
Cosa vuol dire? Semplicemente: cavatela da solo, risolvi i tuoi problemi senza chiedere aiuto a nessuno. Analogamente, un computer nella sua fase di boostrap è in grado di svolgere una serie di controlli in completa autonomia e rendersi pronto all'uso da parte dell'utente, senza che l'uomo faccia nulla. Con la fase di bootstrap, si intende precisamente l'avvio del nostro computer, una volta premuto il tasto di accensione (che non fa altro che chiudere il circuito elettrico che alimenta il dispositivo), il nostro calcolatore esegue una serie di controlli e procedure in modo ordinato, che coinvolgono nell'ordine:
1) CPU: Central Processing Unit. Di fatto il cervello del calcolatore, responsabile dell'esecuzione di tutte le elaborazioni. La CPU o processore, esegue subito il primo programma chiamato BIOS, presente nella memoria ROM
2) ROM: Read Only Memory. Una memoria in sola lettura nella quale è contenuto il Basic Input Output System (BIOS), un firmware (software di base installato dal produttore) in grado di eseguire una serie di controlli a tutte le componenti hardware che compongono il nostro calcolatore. Questi controlli vengono racchiusi sotto il nome di POST. il Power On Self Test permette di inizializzare l'hardware ed è indispensabile per garantire il corretto funzionamento del computer. In caso di errori durante il POST, il BIOS emetterà un segnale sonoro per avvisare l'utente e gestire il tipo di anomalia riscontrata. Ad oggi, il BIOS è stato soppiantato dal più evoluto sistema UEFI (Unified Extensible Firmware Interface), il quale è decisamente più friendly user, dunque più facile e veloce da usare attraverso una interfaccia di tipo GUI(Graphic User Interface) che lo contraddistingue dal vecchio BIOS con interfaccia CLI (Command Line Interface). Una volta terminata la fase di POST, finalmente entra in gioco il sistema operativo (SO), installato sulle cosiddette memorie di massa del calcolatore.
3) HD/SSD: Hard Disk o Solid State Drive. Questi dispositivi rappresentano la memoria secondaria di un calcolatore, qui risiedono tutti i programmi installati, a partire dal sistema operativo. la CPU, che è la componente che "governa" tutta la fase di bootstrap, leggerà dalla memoria secondaria e lancerà un programma chiamato Boot Loader. Quest'ultimo permetterà di caricare il sistema operativo nella cosiddetta memoria primaria.
4) RAM: Random Access Memory. Questo tipo di memoria è chiamata anche memoria centrale, essa viene utilizzata dal nostro processore durante l'utilizzo del computer da parte dell'utente. Il Boot Loader, permette di caricare nella RAM il sistema operativo e renderlo dunque disponibile all'utilizzo da parte dell'utente.
Queste quattro principali componenti, fanno tutte parte (assieme ad altre non meno importanti) della scheda madre o motherboard del nostro computer, sono in grado di comunicare tra loro attraverso degli appositi canali denominati bus. L'immagine sottostante sintetizza il tutto. Bene caro Elvis, se non ti fosse ancora chiaro cos'è il bootstrap di un computer, prova a vedere questo breve tutorial sul tubo o visita la nostra pagina instragram in cui troverai il tutto spiegato in 4 semplici slide o col tutorial. Per ulteriori dubbi, siamo sempre a tua completa disposizione!

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